Perché si parla così spesso di Resilienza?
Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di resilienza e di resilienza sul posto di lavoro. La pandemia ha esacerbato le reazioni emotive che portano a problemi di salute mentale, con conseguenti burnout, demotivazione, disimpegno, assenteismo, ecc….. Per contrastare gli effetti di queste reazioni emotive, dobbiamo capire cos’è la resilienza e che tipo di supporto dobbiamo offrire ai nostri dipendenti per superare i momenti difficili. Chi mi conosce sa quanto io ritenga importante creare consapevolezza a partire dal singolo individuo, prima di pensare all’intero team, perché non si può cambiare nulla se non lo si riconosce e se non siamo consapevoli di cio’ che deve o puo’ essere cambiato.
Ma vediamo cosa è la resilienza.
Cosa è la resilienza?
#La resilienza è la capacità di riprendersi o rimbalzare rapidamente dalle avversità, dai traumi o dalle difficoltà per “tornare in pista”. Non stiamo parlando di “guarire” da un trauma, ma piuttosto di avere la capacità di tornare in carreggiata verso quella che definiremmo la nostra “normalità” o “normale funzionamento“. Qualsiasi difficoltà, trauma o avversità abbiate vissuto rimarrà con voi, nel vostro cervello, nella vostra “memoria”, tuttavia potete cercare di vivere al meglio anche con quei ricordi. I ricordi del trauma non possono essere dimenticati, ma essere resilienti ci permetterà di convivere con i ricordi senza esserne schiavi e di concentrarci sul nostro presente e sul nostro futuro.
Al contrario, quando una vittima di un trauma rimane bloccata in uno stato di shock, è come se il cervello smettesse di elaborare le informazioni; persino le imaging del cervello lo hanno dimostrato. L’area del cervello visibile rimane grigia, quindi il cervello stesso si scollega e ciò influisce sul nostro comportamento e sulla nostra capacità di funzionare bene.
Si nasce resilienti o possiamo acquisire e sviluppare resilienza?
Ecco la buona notizia:
La resilienza è un’abilità che TUTTI possiamo sviluppare.
I tratti della personalità e i fattori genetici influenzano la nostra risposta ai traumi e quindi la nostra capacità di essere resilienti. Oggi sappiamo che la resilienza è un’abilità che possiamo sviluppare ed è quindi una forza dinamica che cambia nel tempo.
Il padre della psicologia positiva, Martin Seligman, ha creato un modello per sviluppare la resilienza. Il modello delle 3P.
Tutti noi abbiamo una reazione emotiva agli eventi difficili della vita. Seligman fa riferimento a 3 reazioni emotive:
1-Personalizzazione – quando incolpiamo noi stessi per ciò che è accaduto e che abbiamo dovuto subire, e questo ostacola la nostra capacità di rimetterci in carreggiata o di “rimbalzare“.
2-Pervasività – quando reagiamo con la convinzione che ciò che è accaduto ha e avrà un impatto negativo e sarà dannoso per ogni aspetto della nostra vita. Al contrario, il presupposto che realisticamente qualsiasi fallimento non influirà su ogni aspetto della nostra vita ci aiuterà a rimetterci in piedi prima.
3-Permanenza: quando partiamo dal presupposto che qualsiasi cosa sia accaduta e le sue conseguenze sono e saranno per sempre. Pensare invece che tutto è transitorio, anche l’effetto di quelle traumatiche o dolorose esperienze, ci aiuterà a uscire dalla “paralisi” che ci fa sentire a dir poco perduti e senza speranza.
Si puo creare un ambiente di lavoro dove ci sia resilienza ?
Sì, è possibile. Creare un ambiente psicologicamente sicuro è fondamentale. I momenti difficili, i traumi e le difficoltà provocano reazioni emotive che lasciano un’impronta nella memoria di una persona. Per superare e andare oltre quell’esperienza abbiamo bisogno di sentire di avere un sostegno. E’ importante che la percezione che una persona ha dell’esperienza venga creduta, rispettata e mai giudicata, ma semplicemente ascoltata. Ricordate: Niente è più reale della propria percezione, nemmeno un fatto.
Se il mio racconto viene giudicato, non creduto o considerato esagerato, non solo non parlo, ma mi chiudo e dimoro su quelle emozioni che mi rendono incapace di “riprendermi”.
Come costruire un ambiente di lavoro resiliente
La creazione di un ambiente di lavoro resiliente è possibile:
- Creando consapevolezza attraverso lo sviluppo personale
- Offrendo una formazione adeguata
- Tenendo presente il benessere dei dipendenti e collaboratori
- Promuovendo work life balance
- Lead by example favorendo una comunicazione dove la resilienza sia condivisa
- Essere vulnerabili sapendo che la vulnerabilità è una virtù e non una debolezza.
Fatemi sapere da dove iniziate e se possiamo aiutarvi!