ANTONELLA LO RE

BLOG DI ANTONELLA LO RE

PERCHE’ FARE FORMAZIONE?

learning

I programmi di formazione in azienda offrono ai dipendenti l’opportunità di perfezionare e affinare le competenze che possiedono e di acquisirne di nuove, necessarie per migliorare la performance e spesso migliorare anche le proprie condizioni di lavoro.

Le aziende offrono risorse e formazione per migliorare i risultati,

aumentare la produttività, migliorare le prestazioni e formare una leadership in grado di stare al passo con un mondo in rapida evoluzione.

Sappiamo che le aziende spendono miliardi per la formazione, tra i 40 e i 60 miliardi negli ultimi anni, ma sappiamo anche che il 90% delle nuove competenze trasferite o apprese durante la formazione viene perso o anche dimenticato entro 12 mesi dal training.

LA SFIDA PIÙ GRANDE PER LE AZIENDE

Come formatore vedo e ho visto centinaia di volte richieste di programmi di formazione per risolvere una sfida, colmare una lacuna o creare un ponte tra ciò che non esiste ancora e ciò che non è mai stato. Queste situazioni sono esattamente le condizioni in cui l’esito della formazione e’ destinato a fallire.

Prima di tutto, dobbiamo esaminare le ragioni principali per cui la maggior parte delle volte la formazione fallisce miseramente.

Sono diversi I motivi per cui la formazione fallisce:

-mancanza di interesse

-sovraccarico di informazioni

-scarsa comunicazione dell’iniziativa

-tempo limitato a disposizione

-priorità diverse

INFINE, MA NON MENO IMPORTANTE….

-mancata attuazione di un programma di follow-up

-non aver creato consapevolezza sull’iniziativa a cui il training si riferisce

Gli ultimi due punti del suddetto elenco sono i più cruciali e dovrebbero essere il punto di partenza su cui lavorare prima di lanciare qualsiasi iniziativa di formazione. Se mancano questi due punti, l’iniziativa di formazione è destinata a fallire.

E’ assolutamente fondamentale creare consapevolezza sulla challenge da risolvere

prima di  lanciare un’iniziativa di formazione, poiché nulla può essere cambiato se non viene riconosciuto. NULLA!

COME POSSONO LE AZIENDE FAR SÌ CHE LA FORMAZIONE SIA EFFICACE?

Il mio consiglio è sempre quello di condurre un lavoro preliminare, assicurandosi che ciò che “deve essere sistemato” non sia sentito solo da alcuni dipendenti o dai coordinatori dell’iniziativa stessa. Questo è un primo passo molto importante, cruciale e fondamentale prima di procedere. Non importa quanto sia grave l’esigenza, la lacuna o la sfida, il lavoro preliminare deve essere fatto se vogliamo che la formazione abbia successo.

Come ho già detto, “non c’è cambiamento se non c’è riconoscimento”. Quindi, il primo passo da fare prima di iniziare la formazione è creare consapevolezza e il secondo è avere un programma post-formazione per capire e valutare l’esito dell’iniziativa di formazione.

La consapevolezza crea la possibilità che le persone vedano il valore, il beneficio e il miglioramento per se stesse. Di conseguenza, la loro motivazione spinge non solo a partecipare, che è comunque la prima sfida per chi organizza e coordina, ma motiva all’apprendimento di nuove skills, in ultima analisi, anche ad assimilare e conservare il materiale appreso e a continurare ad approfodnire le propria conoscenza.

La valutazione post-formazione è fondamentale per due ragioni:

1- aiutare i partecipanti a sentire che il loro tempo e il loro impegno sono valorizzati, aiutandoli a sentirsi sostenuti per qualsiasi sfida abbiano incontrato nel processo di apprendimento. Sentono che il loro tempo e le loro priorità SONO importanti, quindi il loro contributo è visto e apprezzato.

2- ci fornisce un feedback su ciò che ha funzionato bene e su ciò che non ha funzionato, e ci fornisce molti dati su cui lavorare per riferimenti futuri.

MA COME CREARE CONSAPEVOLEZZA?

La comunicazione è fondamentale:

– comunicazione scritta, eventi organizzati o semplicemente qualsiasi forma di informazione, digitale o meno, relativa al tema che vogliamo affrontare con la formazione.

– chiedere un feedback sulla questione, avviare la conversazione e offrire risorse per aprire una conversazione sull’argomento.

– comunicare quali sono e saranno gli effetti se nulla venisse fatto e quali sarebbero i vantaggi per i team e per i singoli individui quando certe competenze vengono  invece perfezionate, migliorate, aggiornate o apprese. Chi viene colpito e in che misura?

– Fate in modo che la porta del vostro ufficio sia una strada a doppio senso, in modo che le persone si sentano ascoltate; collaborate con loro per trovare soluzioni alle loro sfide e mostrate loro lo interesse e attenzione.

Mostrate loro vulnerabilità ed empatia, di cui parlerò nel prossimo blog.